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Animalità

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Anche se possono sembrare umani sotto il profilo fisico, tutti i Fratelli nascondono all’interno un feroce predatore, una Bestia sanguinaria che divide tutti gli altri esseri in due categorie: minacce o prede. Alcuni Fratelli sentono più degli altri l’innata affinità con gli animali e la connessione con la propria natura selvaggia. Questi Fratelli spesso sviluppano la Disciplina di Animalità, che permette loro di armonizzarsi con le bestie – e le Bestie – che hanno attorno. Non solo possono entrare in comunicazione con gli esseri inferiori, ma anche proiettare su di essi la propria volontà, costringendoli ad obbedire. Man mano che guadagnano potere, i Fratelli aumentano la loro capacità di connettersi con gli animali e influenzare la Bestia che dimora nella propria anima o in quella di altri vampiri.

La maggioranza dei vampiri risulta repellente agli animali. Le creature inferiori si innervosiscono in presenza dei non morti, e di solito fuggono dalla scena. I Fratelli che possiedono Animalità sono diversi. Gli animali sono spesso attratti da questi individui, e la loro presenza calma anche le bestie più agitate.

Altri esseri senzienti e soprannaturali, come i Licantropi che hanno o possono assumere sembianze animali, non vengono affetti da Animalità. La loro intelligenza li fa rientrare nel campo della Disciplina di Dominazione. Quindi un Ventrue può cercare di piegare alla sua volontà un lupo mannaro – anche in forma di lupo – usando Dominazione. Allo stesso modo Animalità è inutile su di un animale, come del resto risulta inapplicabile contro qualsiasi essere di intelligenza superiore. Si noti che tutti i poteri di Animalità che richiedono un contatto visivo risultano più difficili se il soggetto non resta fermo o non viene immobilizzato in qualche modo. Se l’animale in questione si sposta di continuo, il tiro per attivare il potere subisce una penalità ulteriore di -1 oltre a tutte le altre indicate.

 

? Sussurri Ferini

Il Fratello con questa capacità ha imparato a comprendere le creature inferiori e parlare con loro facendosi capire. Queste sono le fondamenta da cui si sviluppano tutte le altre capacità di Animalità, dal momento che senza comprensione non ci può essere obbedienza. Il vampiro deve entrare in contatto visivo con l’animale in questione, creando un forte legame empatico che permetta di stabilire una vita di comunicazione. Il vampiro può sussurrare all’animale nella sua lingua, oppure emettere sibili, latrati, cinguettii e qualsiasi altro suono che l’animale usa per esprimersi. Da parte sua, l’animale risponde con dei suoni di qualche tipo, come un grugnito, dei lievi pigolii e qualsiasi altra cosa. La precisione del suono è irrilevante, dato che la comunicazione avviene soprattutto grazie al legame empatico. Come per istinto, quasi tutti gli animali rispondono quietamente quando il vampiro fa uso di Sussurri Ferini, a meno che la situazione sia tesa o violenta. Il Fratello deve comunque mantenere un contatto visivo o un dialogo costante con l’animale. Nel caso in cui ciò non accada, anche solo per un turno, il legame si spezza ed il vampiro deve ripristinare un contatto se desidera comunicare ancora.

Anche se i Sussurri Ferini aprono un ponte di comunicazione tra il vampiro e l’animale, non è garantito che quest’ultimo sia disposto a obbedire. In più, la qualità dell’informazione dipende in larga misura dalla sua intelligenza e consapevolezza. Un gatto potrà spiegare che è spaventato per la presenza di molti umani in un edificio vicino, ma non riuscirà a capire domande come “Uno di loro indossa un cappellino da baseball verde?” né indicarne precisamente il numero.

Sistema: il giocatore effettua un tiro di Manipolazione + Affinità Animale + Animalità. In caso di successo il personaggio riesce a comunicare con l’animale, a seconda del livello intellettivo di quest’ultimo.

 

?? Obbedienza

Con la padronanza della capacità di comunicare con le bestie, la connessione del Fratello con la sua natura ferina gli consente adesso anche di comandarle. Non deve più pregare, minacciare, lusingare gli animali perché compiano la sua volontà. Lui domanda, e loro obbediscono meglio che possono. Il vampiro deve solo stabilire un contatto visivo, come per Sussurri Ferini, e riferire all’animale la sua precisa richiesta. L’animale obbedisce al meglio delle proprie capacità, ma la sua natura e l’intelligenza possono far sì che interpreti gli ordini in modo inaspettato. Una volta che ha ricevuto un ordine, l’animale lo adempie come richiesto, sempre che il comando possa essere portato a termine prima dell’alba successiva. Con le prime luci la costrizione cessa d’agire, a prescindere che il compito sia completato o meno.

E’ estremamente difficile spingere un animale a fare qualcosa che si oppone chiaramente alla sua natura (come ordinare a un passero di attaccare qualcuno) o che sia palesemente autodistruttiva. Un vampiro può impartire dei singoli ordini a solo un animale per volta, ma se  le circostanze lo permettono può anche tenere molti animali sotto il suo controllo nello stesso momento, almeno finché riesce a dettare ad ognuno dei comandi su base individuale.

Sistema: Grazie ad un tiro su Presenza + Affinità Animale + Animalità – Autocontrollo dell’animale il vampiro può tentare di dominare l’animale. Se ottiene almeno un successo, il personaggio riesce a farsi obbedire dalla creatura inferiore al meglio delle sue capacità.

 

??? Richiamo della Foresta

Il Fratello è così armonizzato con la propria Bestia da poter emettere un richiamo con voce ferina – ululando, sibilando, gracchiando o con altri versi – che provoca tutte le creature di un tipo specifico. Tutti gli animali di quel tipo che si trovano all’interno di una determinata area sono obbligati a rispondere alla chiamata, muovendosi immediatamente verso il Fratello alla maggiore velocità possibile e per la via più diretta che riescono a trovare. Solo gli animali in grado di sentire il richiamo vengono convocati, quindi le creature sorde o isolate dal suono per via di muri o altre barriere non rispondono. In più solo gli animali naturali reagiscono al richiamo – per esempio nessun Segugio Infernale o Gargoyle può essere attirato.

Gli animali che rispondono alla chiamata del Fratello non sono automaticamente sotto il suo controllo, ma sono più facilmente soggetti agli altri poteri di Animalità.

Sistema: il giocatore spende un Punto Sangue ed effettua un tiro su Presenza + Affinità Animale + Animalità. L’area del richiamo è di 100 metri per ogni successo realizzato. Ciò significa che un singolo successo per richiamare dei topi convoca tutti i topi nel raggio di 100 metri. Il narratore determina quanti animali rispondono a seconda dell’ambiente in cui si trova.

 

???? Comunione con gli Spiriti Inferiori

Guardando negli occhi un animale, un vampiro può entrare psichicamente nel suo corpo e possederlo come se si trattasse del proprio. Alcuni Fratelli credono che così facendo l’anima del Vampiro si trasferisca veramente dentro la creatura, ma quelli di inclinazione meno mistica non sono d’accordo. Indipendentemente da ciò, la mente e l’istinto dell’animale vengono completamente sottomessi, permettendo al Fratello di effettuare qualsiasi azione desideri con quel corpo. Il vero corpo del vampiro cade in uno stato simile al torpore ed appare, sotto qualsiasi altro punto di vista, come un cadavere. Finché il personaggio non fa ritorno, il suo corpo non può essere risvegliato in alcun modo (ed alcune leggende metropolitane parlano di Fantasmi che possiedono questi corpi per seminare distruzioni). In aggiunta a ciò, in certi ambienti si mormora che taluni vampiri, drogati dall’intensa sensazione vitale che li pervade mentre occupano un animale, restino in quella forma per troppo tempo, dimenticando la loro vera natura.

Sistema: il giocatore spende un Punto Sangue ed effettua un tiro su Manipolazione + Affinità Animale + Animalità contro l’Autocontrollo dell’animale. Mentre è in questo stato non può usare altra Disciplina se non Animalità. Per il resto delle meccaniche (ferite, torpore e quant’altro) Comunione con gli Spiriti Inferiori funziona allo stesso modo di Possessione (si veda la Disciplina di Dominazione).

 

????? Guinzaglio della Bestia

La connessione del Fratello con la Bestia è così potente che egli può manipolare non solo le creature inferiori che ha intorno, ma anche la sua Bestia e quella degli altri Fratelli.

Non si tratta di una forma di controllo, come per Obbedienza o per la Disciplina di Dominazione. Piuttosto il Fratello impara a suscitare l’istinto della Bestia, spingendola – e spingendo anche il Vampiro entro cui dimora – a comportarsi in un certo modo. Ovviamente, cercare di comunicare con la Bestia è pericoloso anche nelle migliori circostanze , ed alcuni sfortunati Fratelli sono stati distrutti da un tentativo fallito di manipolare le Bestie altrui.

Il soggetto deve essere un vampiro e deve trovarsi nella linea di visuale del personaggio (a meno che il bersaglio non sia il personaggio stesso). Il giocatore deve decidere se provocare la frenesia da rabbia o il Rötschreck, oppure quale delle due forme alleviare.

Sistema: il giocatore spende un Punto Sangue ed effettua un tiro su Manipolazione + Empatia + Animalità contro Autocontrollo + Generazione (contro qualcun altro, mentre solo  Manipolazione + Empatia + Animalità se agisce su di sé). Se ha successo, l’azione istantanea del personaggio ispira o calma la frenesia da rabbia o il Rötschreck. Le regole della frenesia si applicano come di consueto. Se il potere è rivolto contro un vampiro con cui si ha una relazione di sangue, ottiene un bonus di + 2. Se il personaggio usa questo potere per calmarsi, si applica una penalità di -2.

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