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Quietus

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Quietus, la Disciplina della morte silenziosa, è praticata dagli assassini del clan degli Assamiti. Utilizzando i principi della Vitae, del controllo del veleno e della pestilenza, questa Disciplina basata sul sangue concentra i suoi mezzi sulla distruzione della vittima attraverso vari mezzi. Non sempre Quietus promette una morte rapida; gli assassini confidano sulla segretezza della sua letalità per tenere nascosto il loro coinvolgimento con la morte dell’individuo.

 

 

? Silenzio di Morte

Molti Assamiti affermano di non aver mai udito i lamenti della loro vittima. Il Silenzio di Morte infonde nell’Assamita una quiete mistica che si diffonde dal suo corpo facendo tacere ogni rumore entro una certa distanza. Nella zona in cui si trova il vampiro non si sente alcun suono, ma i rumori che hanno origini all’esterno vengono uditi da tutti, anche all’interno. Alcuni visir Assamiti particolarmente esperti si dice abbiano la capacità di far scendere il silenzio in un determinato luogo, piuttosto che nella zona che li circonda, ma di questo non c’è alcuna prova.

Sistema: per utilizzare questo potere è necessario spendere un Punto Sangue, che mantiene per un’ora il più assoluto silenzio in una zona di 6 metri intorno all’Assamita.

 

 

 

?? Tocco dello Scorpione

Modificando le qualità del suo sangue, l’Assamita può creare un potente veleno che toglie le forze alla sua vittima. Gli altri fratelli temono enormemente questo potere e tra le coterie terrorizzate circola ogni genere di storia sui metodi in cui viene utilizzato. Gli Assamiti sono famosi per avvelenare bagnando le loro armi con esso, passandolo ai loro nemici con un tocco, un bacio, o sputandolo come i cobra. Un racconto apocrifo parla di un principe orgoglioso che decise di diablerizzare un Assamita che progettava di ucciderlo tramite dissanguamento. Ma, quando si trovò a metà dell’opera, si accorse di aver ingerito un enorme quantità di sangue infetto e non fu più in grado di affrontare il rinnovato, seppur indebolito, attacco dell’hashashyyin.

Sistema: il giocatore deve spendere un Punto Sangue (per cospargersi mani o labbra) oppure un numero di Punti Sangue equivalente alla taglia dell’arma da mischia (non a distanza) che vuole rendere velenosa. Per colpire in combattimento si usano le regole consuete, ma è anche possibile sputare il veleno fino a 3 metri di distanza (a discrezione del narratore la portata potrebbe essere maggiore o minore) mediante un tiro di Costituzione + Atletica – Difesa. Il bersaglio venuto a contatto col veleno deve effettuare un tiro di Costituzione + Fermezza – Tossicità del veleno (che ha un valore di 2, anche se gli Assamiti più anziani e potenti potrebbero secernere veleni più letali). Se fallisce vede il suo valore di Costituzione abbassato di 1 punto (e di conseguenza perderà un livello di salute) che non potrà essere curato in alcun modo, ma che verrà recuperato la notte successiva (la durata degli effetti velenosi). Questa penalità si somma al normale danno da combattimento nel caso che il potere venga utilizzato su un’arma, o inflitto con un attacco a mani nude. Ulteriori punti sangue spesi in altrettanti ulteriori contatti possono infliggere gli stessi effetti alla vittima, ma non è possibile cumularli in un solo attacco. Ogni Assamita è immune al proprio veleno ma non a quello di un altro Assamita.

Un vampiro che vede scendere a 0 il suo punteggio di Costituzione cade immediatamente in Torpore, mentre i mortali cadono in una specie di coma febbricitante e possono iniziare a riprendersi dalla notte successiva.

 

 

 

??? Il Richiamo di Dagon

Questo terribile potere permette all’Assamita di affogare la vittima nel suo stesso sangue. Concentrandosi, il vampiro fa scoppiare le vene della vittima, riempiendo i polmoni di vitae in modo da soffocarlo dall’interno.

Siccome il sangue comprime il corpo dall’interno mentre scorre, questo potere funziona anche sui Fratelli (che non respirano). Gli effetti di questa Disciplina sono invisibili, finché la vittima non collassa agonizzante o muore. Molti Assamiti preferiscono questo potere ad altri perché non lascia tracce della loro presenza.

Sistema: prima di usare il Richiamo di Dagon l’Assamita deve toccare la pelle nuda della vittima e spendere 1 Punto Sangue. Entro l’ora seguente può attivare il potere, e non è necessario che il vampiro sia presente o venga visto dal soggetto.

Quando desidera inviare il Richiamo di Dagon, il personaggio spende 1 Punto Volontà e tira Costituzione + Medicina + Quietus – Costituzione del bersaglio. Se riesce il tiro il bersaglio subisce 1 livello di danno Letale, e l’Assamita può proseguire l’attacco nel turno seguente spendendo un ulteriore Punto Volontà. L’operazione è ripetibile fin quando l’attaccante ha Punti Volontà da spendere, ma non è possibile riprendere l’attacco una volta che si è interrotto finché la vittima non viene contaminata di nuovo.

 

 

 

???? Carezza di Baal

Si tratta di uno dei più gravi utilizzi del sangue come arma (inferiore solo alla Diablerie). La Carezza di Baal permette all’Assamita di trasformare il suo sangue in un icore violento, che distrugge ogni essere vivente e non vivente. Durante le notti dei tempi passati, quando gli Assamiti guidavano le cariche delle legioni dei Saraceni, si vedevano spesso gli Assassini leccare le proprie spade, tagliandosi le lingue e spargendovi sopra la maleodorante secrezione. La Carezza di Baal può essere usata su qualsiasi arma da mischia munita di lama, ma non su armi a distanza. Un’arma sottoposta a questo tipo di “trattamento” risulta coperta da una sostanza nerastra dall’odore acre e intenso.

Sistema: il vampiro cosparge la sua arma di veleno, spendendo un numero di Punti Sangue fino alla Taglia dell’arma + 1 (ad esempio, su una spada che possiede Taglia 2 si potranno cospargere fino a 3 Punti Sangue). Il prossimo colpo andato a segno con l’arma avvelenata infliggerà un danno aggravato pari ai Punti Sangue spesi dal personaggio (in sostituzione del normale danno). Il veleno mantiene la sua efficacia per una scena o per un’ora (quale che sia la condizione che si verifica per prima), e questo significa che il personaggio dovrà entrare in un combattimento con un ammontare di Punti Sangue ridotto in proporzione all’uso della Disciplina, a meno che non trovi un modo per nutrirsi. Un attacco fallito non consuma il veleno sull’arma.

 

 

 

????? Assaggio di Morte

Questo potere è un perfezionamento della Carezza di Baal e consente di sputare addosso alla vittima sangue caustico, che corrode la carne e le ossa. Si dice che alcuni Assamiti abbiano vomitato così tanta vitae da ridurre le loro prede in poltiglia.

Sistema: il vampiro può sputare il sangue fino a una distanza di tre metri per punteggio di Forza posseduto. Il giocatore effettua un tiro di Costituzione + Atletica – Difesa per colpire, e l’attacco infligge danni aggravati. I Vampiri di Generazione sufficientemente bassa da spendere più di un Punto Sangue a turno possono aumentare il pool di 2 per ogni Punto Sangue aggiuntivo.

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